Il Viaggio in Sicilia by Brian Kim
Mafia
L'origine della mafia risale al XIX secolo. Subito dopo l'unificazione d'Italia, i siciliani si dovevano abituare al nuovo governo ch'era di base a Torino. Ma la nuova amministrazione italiana nel nord Italia non era proprio capace di tenere controllo della Sicilia. Quindi durante questo periodo, la mafia protetteva e "aiutava" gli agricoltori e i contadini siciliani facendoli pagare gli interessi. Piano piano è diventata il mezzo mediante tra le autorità piemontesi e i siciliani. Agli occhi della gente siciliana allora collaborare con la mafia era più effieciente e aveva un senso.
La mafia esisteva già da tempo, secondo alcuni dalla dominazione araba e secondo altri dall’Inquisizione nel periodo spagnolo. Ma solo dal 1865 la mafia è ufficialmente considerata un'organizzazione criminale. È un sistema criminale che è organizzato in diversi gruppi o "famiglie," ognuno di loro ha un mafioso (il capo del municipio) che controlla un territorio specifico e amminstra la sua giustizia per risolvere problemi sociali. La mafia siciliana si chiama "Cosa Nostra" ed è ancora molto presente nell'isola di Sicilia.
Alcuni libri della letteratura siciliana illustrano i cambiamenti sociali di questo periodo, per esempio Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi, I Viceré di Federico de Roberto, e i romanzi di Giovanni Verga.